Se uno chiedesse; ”Come va?” Risposta: “ In salute, qualche acciacco ma è il mondo che va male; ma a noi cosa ci manca?” In teoria niente; come soldi non siamo straccioni, e oggi mi guardavo in giro al parcheggio dell’ospedale, le auto lì ferme erano una più bella dell’altra, io parto per le vacanze sabato, i prezzi sono abbastanza stabili; viene anche mio suocero che prende una buona pensione: cosa ci manca?”
Risposta: l’Italia è a un’ora e mezza di volo per Israele, la domanda di cui sopra avrebbe potuto avere una risposta diversa “a questi poveri palestinesi manca tutto: il pane da mangiare, l’acqua da bere, una medicina che li salvi dal morire per denutrizione e quei poveri cristi che non restano sotto le bombe e muoiono di fame?”
Perché succede tutto questo? Se circolasse un poco di sensibilità probabilmente la risposta ottimistica che ho avuto sarebbe cambiata di un po’. Sono tante le ragioni di questa Intanto, purtroppo differenza è quella che persone così maltrattate sono ovunque figli di Dio ed hanno tutti gli stessi diritti e la stessa dignità : lo pensiamo noi questo? Se mettessimo attenzione a questi principi faremmo già, anche inconsciamente, qualcosa per scardinare queste malvagità.
Altra considerazione. La religione è presa a pretesto per combattersi e ammazzarsi nel nome di Dio, e di questo se ne tiene conto?
Qui abbiamo la fede “ebraica” e l’”Islam” che credono nel Profeta Maometto, e qui è chiara la più grande contraddizione: se Dio, pur chiamato con forme diverse, è uno solo, che senso ha credere in una Divinità differente? Tanto è vero, e non solo per l’ebraismo e l’Islam, ma aggiungiamo la fede Cristiana Cattolica (e le sue varianti ) come le tre religioni “monoteiste”che, ai fini storici, ci sono nel passato molte parentele.
Queste credono nell’ unico Dio dal quale riceviamo tutto eppure spesso lo ripaghiamo offendendolo e per “offenderlo” meglio ci attacchiamo alle creature deboli e indifese e non sembra vero che in circa tre anni, risulta che Israele ha già ucciso nella Striscia di Gaza, circa 53.000 persone, tutti palestinesi civili, non militari, tanti bambini e donne.
Un altro pensiero. La religione, presa a pretesto per combattersi e ammazzarsi nel nome di Dio. Qui abbiamo la “fede ebraica” e l’Islam, i musulmani, che credono nel Profeta Maometto , che senso ha credere in una Divinità differente? Tanto è vero, e non solo per l’ebraismo e l’Islam, ma aggiungo la Fede Cristiano cattolica (e le sue varianti) come le tre religioni monoteiste. Queste credono nell’unico Dio dal quale riceviamo tutto eppure lo ripaghiamo offendendolo, e per offenderlo meglio, attacchiamo le creature, le più deboli e più indifese.
Allora le ragioni sono altre, e basta accendere una luce sulla Storia per tanti secoli e vedere come praticamente tutte le guerre (poche eccezioni) sono state fatte in nome di una religione contro altra e perfino all’interno della medesima religione (paradosso) invocando Dio perchè intervenga a proteggere il conflitto.
Le ragioni vere delle guerre: prima e predominante il potere; è un concetto riassuntivo che si forma da territori, risorse sopra e sottoterra (petrolio, gas, terre rare…), Tutto questo, si badi bene, tutto questo mettendo, come fossero uno scarto, le persone, le famiglie, malati e quanto ci può essere di non difeso, il diritto in tutte le sue forme, il più importante dei quali è opporsi alla guerra, che vuol dire morte e disastri.
Noi capiamo come il chiamare la religione a giustificare la guerra sia sostanzialmente una una grossa bestemmia! Peggio!!
Ancora. Il rapporto con le istituzioni e la società, il popolo, le persone, la gente. Appena sopra abbiamo lambito le Istituzioni che, in uno Stato democratico, sono la fonte del Diritto. L’Italia, per fare un esempio vicino, è uno Stato di Diritto, ossia costituito da leggi, regolamenti, obblighi. Questo scenario non è composto da pagine scritte a caso ma in termini utili, i più utili accettati come tali se i compositori sono parte, organo, del sistema democratico, nell’intenzione di mandare avanti, far progredire, la società con tutti problemi che oggi emergono.
Dietro l’angolo ce n’è uno che si chiama “Difesa”; cosa significa? Avere il dovere di difendere il proprio Stato: quindi: soldati, esercito, armi, munizioni, organizzazione, alleanze, spese.
Quali, in questo scenario, i doveri del cittadino? Sentirsi cittadino, quindi amarlo lo Stato (spesso, di fronte a una contravvenzione, perché ci tocca, la reclamiamo come ingiusta, eccetera); conoscerne i diritti e i doveri, e averne, rispetto a questi, una condotta coerente.
Di contro lo Stato, che è tra i due il più “potente”, deve avere quel riguardo del quale ogni cittadino ha diritto, quindi inchiniamoci alla legalità, il potere si eserciti in misura equa, parità tra tutti i cittadini, niente vessazioni e misure differenti tra cittadini. Dovere del Comune è anche rendere palesi e diffuse le scelte e gli atti amministrativi.
Un’ ultima notazione che, nel senso geopolitico, è di grande importanza. Se scorriamo la storia dell’ultimo secolo, almeno, abbiamo davanti il seguente scenario: in parecchi casi di regimi dittatoriali, uno Stato democratico interveniva per dare aiuto allo Stato “in crisi” per liberarlo dalla tragedia della dittatura; purtroppo oggi non è più così. Molti casi si potrebbero citare, stiamo su uno solo: l’America e l’Europa (Italia compresa) nell’ultima guerra mondiale, col nazifascismo; non ho in mente il numero ma i soldati americani caduti tra Italia e Francia è spaventevole; oggi, si guardi la Palestina, questo aiuto non succede più.
E il mondo va come va!
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